– COMPLESSI DI INFERIORITA? –
Delle donne francamente non so più che pensare.
Me le aspettavo meno afflitte da un genetico senso di inferiorità. Oppure non è la definizione giusta, forse si tratta di una primordiale necessità di giustificare moralmente (morale nel senso di socialmente tollerato) azioni, scelte, bisogni e libertà.
Mi riferisco alla manifestazione tanto acclamata e discussa del 13 scorso, partecipata come fosse un modo pubblico per prendere le distanze dalle così dette "ragazzaccie", quelle dei festini, delle scorciatoie, portatrici di una cultura di mercificazione, come si è detto da piu parti.
Su questo punto, prima di tutto, non mi trovo. Perchè doversi giustificare o quanto meno difendere davanti ad una condotta diciamo "disinvolta" di donne libere, attenzione non sfruttate, non costrette, ma libere di scegliere cosa, come, quando e con chi?
Perchè allora potrei non condividere le donne separate, o quelle che lavorano e lasciano i figli tutto il giorno ad asili nido e nonni o dalle baby sitter no?
Oppure potrei non condividere quelle che rinunciano al lavoro epr fare le massaie no? che orrore no! Oppure ancora potrei non condividere e giudicare immorale che si facciano l'amante e proporre una pubblica lapidazione alla prossima manifestazione? Oppure potrebbero esserci donne che non condividono certe altre per aver scelto matrimoni di interesse a quelli "poveri ma belli".
Secondo me ci sono persone per bene e altre meno (esclusivamente a mio giudizio personale, altri possono avere opinioni differenti) uomini e donne che siano non fa differenza.
Di questo passo dove andiamo?
Dove sono le donne che desiderano essere donne libere, consapevoli, rispettose delle scelte altrui?
Posso non condividere le scelte e i comportamenti di molte ma una battaglia sulla dignità della donna oggi penso debba necessariamente passare dall'orgoglio libetario: il famoso "è mia e me la gestisco io", non me lo faccio fare dai "maschi" ma nemmeno dalle altre donne che giudicano se per pagare l'affitto devo andare dignitosamente a pulire i cessi o ad un festino vestita da infermiera.
Poi c'è la qustione minetti, quella che avrebbe avuto il posto al consiglio regionale senza averne le competenze e senza una adeguata gavetta. E allora?
La mia domanda è (senza voler giustificare): quanti maschi sono stati candidati ed eletti senza saper fare una ceppa? Ma vogliamo smetterla di avere noi stesse due pesi e due misure?
Quanti uomini sono seduti su una poltrona di palazzo senza aver fatto alcuna gavetta e solo per clientelismi vari?
Non voglio con questo guistificare questi comportamenti, ma non mi pare il modo giusto per combatterli.
E poi ancora, perchè mai nessuna ha proposto una manifestazione contro lo sfruttamento della prostituzioen quello vero? Le vediamo tutti le donne sfruttate, ridotte in schiavitù e costrette a vendere il proprio corpo perchè oppresse da uomini senza scrupoli che le costingono a battere il maciapiede no?. Per queste non si sono indignate.
Coem non si sono indignate per i talgi alla sanità che hanno portato a togliere la possibilità di avere un esame importantissimo in gravidanza e poterlo fare gratuitamente: l'amniocentesi. Ora se vuoi sapere se tuo figlio sarà down per esempio devi averei soldi.
No no, meglio andare in paizza per dire che non siamo come Ruby rubacuori.
Ma la manifestazione, ho sentito, era anceh un modo per prendere le distanze da un modello di donna imposto dalla tv, culi al vento e tette pompate.
Bene, non facciamoci pompare le tette! Nessuno ce li impone no?
Come non mi pare ceh le tante giornaliste per esempio vadano in tv con perizoma e balconcino no?
La Annunziata non mi pare sia mezza nuda quando conduce egregiamente il suo programma. Ci mancherebbe!
E' questione di scelte, di come vivere, di come essere no? E in questo non possiamo essere libere e con uguale dignita? Si? Allora di che stiamo parlando?
Mah…sono molto delusa, mi aspettavo una consapevolezza matura, orgogliosa e libertaria.