Un articolo assolutamente prezioso per capire il nuovo rapporto tra giornalismo e web 2.0.
Premessa. Sono una giornalista di un’agenzia di stampa, uso Twitter e Facebook per lavorare e se riattivo questo blog per tanto tempo dormiente è perchè sono a casa con la bronchite e non ho una beata fava da fare, se non stare su internet, leggere e guardare la tv ( una pacchia, insomma…).
Il motivo che mi spinge a scrivere senza essere pagata (come fanno molti colleghi con passione e come ho fatto io per anni, nota polemica #1) è una questione che mi sta a cuore. Ovvero: il senso del fare i giornalisti, in un’agenzia di stampa per giunta, nell’era di internet.
Lo spunto arriva, manco a dirlo da Twitter, strumento che esiste da anni, ma che gli italiani e i media mainstream hanno scoperto in questi giorni con la conseguente totemizzazione insopportabile (nota polemica #2).
Accade che questa mattina, mentre nelle redazioni delle agenzie di stampa, delle…
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